Intervista a Giancarlo Morandi, Presidente COBAT

Si parla spesso di riciclo, di normative che regolamentano il settore, di responsabilità dei produttori dei beni e di diritti dei cittadini, quindi ho deciso di approfondire l’argomento per comprenderne le dinamiche e per farlo ho individuato un case History d’eccellenza: COBAT Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, che gestisce quotidianamente tutti i meccanismi che regolano i sistemi e riciclo dei prodotti tecnologici nel territorio italiano.

Ho chiesto all’ing. Giancarlo Morandi, presidente del consorzio, quale è la filosofia di Cobat.

“La filosofia è quella di rendere le aziende produttrici le vere protagoniste dell’economia circolare: i beni che immettono sul mercato potranno un giorno trasformarsi in nuove materie prime. Si parla di gestione di rifiuti o del fine vita: in realtà il nostro mestiere è garantire una nuova vita ai prodotti, con benefici ambientali ed economici per tutti, dai produttori ai consumatori”

L’ingegner Morandi parla di ambiente, cultura, economia solidarietà, illustra i benefici economici del riciclo, e dedica un’attenzione particolare al futuro del riciclo e alle ricerche scientifiche volte al recupero dei nuovi prodotti tecnologici.

“Abbiamo cominciato con la raccolta e il riciclo delle batterie al piombo, quelle comunemente usate per i veicoli, portando l’Italia a diventare un’eccellenza nel settore- aggiunge il Presidente- e nel corso degli anni ci siamo rinnovati estendendo i servizi a tutti i prodotti tecnologici, offrendo alle aziende un servizio integrato a un sistema di tracciabilità dei prodotti, dall’immenso al consumo al riciclo, che non ha eguali. Ma che di più: Cobat guarda al futuro cercando di individuare oggi le soluzioni ai problemi di domani. Lo testimonia la nostra attività di ricerca in collaborazione con enti prestigiosi come il CNR, per trovare una soluzione per il riciclo delle batterie al litio, quelle presenti in ogni dispositivo elettronico e nelle auto elettriche e ibride.”

Una gestione virtuosa dei prodotti giunti a fine vita diventa dunque un valore aggiunto per tutte le aziende attente al rispetto dell’ambiente e alle esigenze della propria clientela. COBAT nato nel 1988 con oltre 700 aziende iscritte, ha fatto della trasparenza la chiave del proprio successo, monitorando ogni singolo passaggio della gestione dei rifiuti attraverso strumenti efficienti e sostenibili, progettati nel rispetto degli obblighi di legge. L’illegalità è ancora molto diffusa: esistono numerosi impianti non autorizzati o fuori norma. Nonostante produttori e importatori siano tenuti a dichiarare le quantità dei prodotti che vengono immessi sul mercato, spesso ciò non accade. I rifiuti hanno un ingente valore economico e l’illegalità destabilizza il mercato, con conseguenti danni derivanti dall’evasione fiscale, dalla concorrenza sleale e dell’intervento delle ecomafie.

Gli operatori non autorizzati, inoltre hanno spesso modalità che causano inquinamento.

Naturalmente ne deduco che una gestione efficiente delle risorse deve assolutamente conciliare le necessità dell’uomo e quelle della natura e finisco la mia intervista chiedendo che cosa significa economia circolare per il Presidente Morandi: ” E’ qualcosa di nobile e necessario, ma è anche il modo migliore per magnificare la bellezza del nostro pianeta!”

Grazie Presidente e grazie Cobat!