Martedì 21 febbraio alle 18.00 nella Sala Facchinetti della Società Umanitaria riprendono gli appuntamenti dedicati alla salute e al benessere, il tema del prossimo incontro è “I super batteri resistenti a tutti gli antibiotici. Nuova epidemia mondiale”.
Dopo i saluti istituzionali di Salvatore Lo Cicero, Presidente Associazione “Salute & Vita” ONLUS, intervengono Francesco Scaglione Università Bicocca Milano e Direttore del Servizio di Farmacologia Clinica ASST Niguarda Milano e Gianfranco Schiraldi Specialista in Pneumologia ed Oncologia Pneumologo IRCCS-San Carlo, Capitanio, Milano. L’incontro sarà coordinato da Maurizio Picca Direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna P.O.M.M., Milano.
I batteri resistenti agli antibiotici sono ovunque e stanno diventando un serio problema per la cura di diverse malattie; grande allarme ha suscitato il caso della donna statunitense colpita da un super-batterio resistente anche agli antibiotici più aggressivi attualmente esistenti. Ecco lo scenario descritto dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità riguardo al fenomeno dell’antibiotico-resistenza: “è una seria minaccia per la salute pubblica, che potrebbe condurre nei prossimi anni ad un’era post-antibiotica nella quale semplici operazioni di chirurgia, infezioni comuni e lievi ferite potranno nuovamente uccidere”. Solo nel nostro Paese, ogni anno muoiono più di 5000 persone a causa dell’antiobiotico-resistenza con un costo annuo superiore a 100 milioni di euro. L’Oms propone anche alcune precise linee d’intervento. A partire da una maggiore prevenzione, una migliore razionalizzazione dell’uso di antibiotici, e soprattutto più investimenti. L’Italia, ad esempio, secondo l’Oms, è al quinto posto per il consumo di antibiotici. Spesso succede che ci curiamo da soli e male, senza fare gli esami di laboratorio che potrebbero indicare la causa virale di una patologia. L’autoprescrizione non favorisce l’assunzione corretta degli antibiotici: ci curiamo troppo da soli abusando degli antibiotici, impiegandoli a dosaggi ridotti o per troppi pochi giorni, seguendo la sintomatologia e non corrette prescrizioni mediche. Spesso assumiamo antibiotici anche in maniera inconsapevole: la carne che è sulle nostre tavole arriva pure da capi di bestiame che sono stati trattati prolungatamente con elevati dosaggi di antibiotici. C’è un allarme effettivo? Gli ospedali hanno adottato dei sistemi di prevenzione e regolamentazione dell’uso degli antibiotici, ma nella vita quotidiana viene fatto ancora troppo poco.