Lunedì 3 ottobre 2016 alle ore 17.30 vi aspetto nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria dove il Professor Antimo Cesaro, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, terrà una Lectio Magistralis dal titolo:
“La valorizzazione del patrimonio culturale in Italia come strumento per superare la crisi del paese. Quali proposte e quali le buone pratiche”.
“L’Italia, è noto a tutti, possiede un patrimonio culturale e paesaggistico con pochi eguali al mondo. Un’eredità che ci è stata consegnata dai nostri antenati in millenni di storia stratificata dal nord al sud del Paese. Un tesoro di cui siamo ovviamente orgogliosi e che ci obbliga a lavorare ogni giorno per proteggerlo e valorizzarlo.
Il Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo negli ultimi due anni ha riformato profondamente la sua struttura centrale e periferica, proprio per andare incontro alle sfide che ci attendono in un contesto internazionale globalizzato. Abbiamo infatti raggiunto la consapevolezza che la Cultura, intesa nelle sue molteplici declinazioni, non solo rappresenta l’identità storica e sociale del nostro popolo e della nostra Nazione, ma possiede, soprattutto se associata al Turismo, straordinarie potenzialità dal punto di vista economico e occupazionale.
ll Governo ha scelto dunque di puntare sulla Cultura, garantendo al MiBACT un incremento della dotazione finanziaria del 26%, senza contare il miliardo di euro stanziato dal CIPE per i grandi progetti culturali e i 490 milioni del PON Cultura e Sviluppo per le Regioni del Mezzogiorno. Oltre a questo si è lavorato alla riorganizzazione del MiBACT, ponendo a capo dei più importanti musei italiani dei manager in grado di gestire in autonomia tanto gli aspetti scientifici e divulgativi delle strutture, tanto quelli economici, parimenti importanti. Allo stesso tempo abbiamo deciso di incentivare il mecenatismo rivolgendoci ai privati. Abbiamo così introdotto un sistema di sgravi fiscali tra i più alti in Europa, denominato Art Bonus, per coloro che scelgano di donare fondi per la cura e la valorizzazione dei beni culturali pubblici. Ciò nella consapevolezza che il patrimonio culturale rappresenta un bene comune e come tale ciascuno di noi deve sentirsi coinvolto nella sua tutela e nella sua valorizzazione”.