Ricevimento al Consolato Generale del Brasile

Cosa c’è di più bello di viaggiare?
Mi fa piacere darvi alcune mie valutazioni su mete bellissime. Comincio dal Brasile perché in questi giorni ricorre la Festa dell’Indipendenza del Brasile dal Portogallo

Voglio ricordare questa ricorrenza da brava brasiliana descrivendovi il viaggio ideale in questa terra incantata. Amerigo Vespucci quando la scoprì nel 1503 per donarla al nobile portoghese Fernão del Loronha disse: “Il paradiso è qui”. E aveva ragione. Alcune delle spiagge brasiliane più belle non si trovano sul continente, ma sull’arcipelago di Fernando de Noronha situata a pochi chilometri dalla Costa del Nordest. Sabbie dorate, un mare dai toni blu, turchese e verde smeraldo costellato da scogli e coralli, spiagge quasi deserte, vegetazione primitiva, piscine naturali; questo prodigio della natura e lo ShangriLa dei subacquei, dei surfisti dei camminatori e degli ecoturisti, e per chi è in cerca di sole e riposo.

La tranquillità e il riposo sono alcune delle caratteristiche di questo luogo, proprio per l’impegno ambientale che il governo brasiliano si è prefissato, disponendo un tetto massimo di 700 visitatori che quotidianamente possono pernottare contemporaneamente sulle isole otre che sull’isola principale.
L’arcipelago è formato da 21 tra isolotti e scogli corrispondenti ai picchi di una vasta catena montuosa vulcanica che s’innalza dal fondo atlantico a 4000 metri di profondità.
Qui la flora e la fauna endemica sono interessantissime e comprendono uccelli, anfibi e rettili curiosi (primo fra tutti il mostruoso “Amphisbaena ridleyana” un serpente a due teste) senza contare la formidabile ricchezza di mammiferi marini, tartarughe, pesci, spugne, alghe e coralli nelle acque calde che circondano l’arcipelago.
E’ garantito perciò un viaggio a Fernando de Noronha vale ampiamente la spesa: ve lo dice chi ci è stato e che ha cominciato a soffrire della “sindrome del paradiso”. Noi brasiliani la chiamiamo neuronha.